Salve a Tutti! Come vi va la vita?
Sono sempre io che mi imbatto ripetutamente in questo forum ormai deserto ...
Dato che siamo in off topic e il sito è un pò morto... volevo postare una cosa che ho scritto pochi giorni fa ( due xD ) ... siate spietati e crudeli, correggete le cose che ho sbagliato e se volete potete pure aggiungere o togliere pezzi ( Ovviamente col mio consenso -.- )! Vi avverto che non sono una grande scrittrice (come potete vedere è scritto poco poco), e spesso gli argomenti che io tratto sono noiosi e pesi...la mia grammatica fa pure spaventare Babbo Dante!
Indi per cui...
Enjoy! ^^
Il Rumore delle parole:
Lei camminava velocemente in mezzo alla folla. Quella stessa folla che prima la stava per schiacciare alla porta della discoteca. Quella folla che ora si dimenava a tempo di musica e che liberava la propria anima per una notte. La musica, troppo monotona per essere descritta, batteva forte nei cuori di tutti i giovani che dentro vi annidavano i loro più sinceri sentimenti.
Le luci, come lampi a ciel sereno, colpivano perennemente gli occhi della ragazza. A stento infatti riuscì ad arrivare sulla terrazza e poter sorseggiare il suo drink in pace.
La musica, una volta chiusa la porta, faceva solo fa flebile sottofondo musicale.
Il suono che regnava lì fuori quella notte era il suono del cielo. Aspettò i suoi amici, che la raggiunsero dopo pochi minuti. Avevano portato qualche bottiglia di alcol, qualche sigaretta, qualche canna. Lei sorrise e fece cenno di andarsi a nascondere da qualche parte. Allora i compagni scesero dalle scale d'emergenza e uscirono dalla discoteca. E dietro a quell'edificio, cominciarono a fumare. Il luogo era brutto, era pieno d'odoracci e di schifezze varie. Ma a loro non importava. Erano insieme e questo gli bastava per sopportare quello schifo. Insieme potevano fuggire da quel mondo troppo squallido per essere vissuto.
Il dolce odore aspro della canna alla marijuana, le risa dei suoi amici, le bevute fatte in compagnia.
Tutti hanno sempre detto che fumare faceva male, che non si doveva bere. Eppure perché Lei, sotto quel cielo stellato, su quell'asfalto che sembrava il più comodo dei letti, perché Lei era felice? Era davvero così tanto superficiale? Lei credeva di no.
La luna sorrideva ai ragazzi che stavano allegramente scherzando.
Improvvisamente le parole cominciavano a diventare sempre più senza senso, i gesti risultarono quasi bloccati e il cervello non riuscì più a comandare quello che prima era un corpo.
Lei ogni volta sapeva che si sarebbe sentita così, eppure non gliene importava niente. Si alzò, fece qualche piroetta e cominciò a camminare. I suoi amici la seguirono.
Camminarono, cantarono e saltellarono per la città notturna e deserta.
Il dolce suono dei passi tramortiti dall'alcol, il dondolio continuo di un essere umano ormai instabile, il vomito che lieve e soffice cadeva a terra, la persona che dopo la sbronza si sentiva subito sé stessa... il dolce oblio di una notte. Tutto per Lei era magico in quel momento, anche la cosa più disgustosa del pianeta.
Il tempo volava, viaggiava frettoloso....Che ore saranno state? Le 6 del mattino? Le 7? Lei non se ne curava. Continuava a camminare, a cantare, a bere qualche sorso di Gin e prendere qualche tiro di canna.
Davvero gli altri pensavano che una persona come Lei facesse schifo? Che non capisse niente della vita? Cosa aveva fatto lei di male a loro? Perché loro avevano il diritto di criticare così una persona?
Nessuno capiva il dolore interno di questa ragazza. Era stanca, non ne poteva più della vita. Che diritto avevano le persone di dire che Lei non poteva fare quello che voleva? Lei era padrona della propria vita, era Lei che comandava sé stessa e decideva cosa e cosa non era giusto per lei. Perché il mondo per Lei altro non erano che Regole, Regole e Regole? Perché non poteva una volta tanto sentirsi libera come un uccello quando prende il volo e si lascia dietro di sé l'orizzonte? Perché Lei come tutti non poteva trovare il suo piccolo mondo? Non capiva, non aveva nemmeno le forse per provare a capire. Maledetti, ecco cos'erano queste persone. Giudici maledetti.
La testa cominciò a girarle forte...
I sensi cominciarono ad abbandonarla.
Il suo corpo cominciò a tremare.
La ragazza cadde a terra, come un tronco d'albero quando viene abbattuto.
I suoi compagni, ormai ripresi dal tiro della canna, tentavano invano di rianimarla.
Tutto sembrava vano.
Il silenzio cadde quella notte su quella strada.
Ma poi ... come per magia....
La ragazza aprì dolcemente gli occhi. I suoi amici piangevano e l'abbracciavano. Dicevano che non avrebbero mai più fatto niente di simile. Alla ragazza girava la testa, e uno dei suoi amici disse: “ Stiamo zitti, lasciamola riposare....” Il silenzio ricadde improvvisamente per quel viale.
La ragazza sorrise nuovamente...e fece come per addormentarsi...mentre stava per assopirsi bisbigliò, ma la sua voce fu abbastanza forte per essere udita da tutti i suoi compagni...
“ Ragazzi parlate....A me piace....il rumore delle nostre parole”
e detto questo i suoi occhi si chiusero in un sonno che fortunatamente durò solo quelle poche ore del mattino.
Fine
-.-
Siate crudeli. (, ù___ù),
Ciao a tutti.
p.s. Scusate eventuali errori Grammaticali.
